River Vellach (Austria)
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La Vellach é un tipico fiume alpino nel sud dell'Austria, nella regione della Carnia, al confine con la Slovenia.
La Vellach nasce sulle alpi Caravanche e mantiene le caratteristiche di fiume alpino per tutto la sua lunghezza. L'acqua é cristallina e non soffre del fenomeno dello scioglimento delle nevi, rimanendo perfettamente pescabile anche nel periodo estivo.
Con la licenza di 3 giorni si hanno a disposizione circa 25 km di fiume, incastonati in un paesaggio variegato.
Il fiume é ben popolato di iridee che rimangono in attivitá praticamente tutto il giorno, temoli e fario.
I livelli bassi del fiume ne fanno un paradiso per la secca, sia in caso di esclosione che in caccia.
I bellissimi temoli vanno cercati. Io ho avuto la fortuna di incontrarne diversi nella parte media nel fiume.
Nella foto la riserva nei pressi di Dullach, dove il fiume é raggiungibile attraversando un sentiero nel bosco.
Dopo aver individuato il branco di temoli, se ne riescono a prendere diversi nella stessa buca se si fa attenzione a non allarmarli. Nella foto un bellissimo temolo preso con una secca di medie dimensioni, proprio nel posto della foto, dove l'acqua si increspa nel mezzo della buca.
Un altro bel temolo preso a secca praticamente nello stesso punto del temolo precedente.
Nei momenti in cui la secca non produceva in queste acque basse e trasparentissime funzionano molto bene ninfe di taglie ridotte, il bel temolo nella foto é stato preso con la minuscola ninfa di sedge bianca su amo 18.
Piú a valle si trovano buche un pó piú profonde, nella foto il fiume visto dallo "Holzenbruche", il ponticello di legno che delimita 2 riserve, entrambe comunque pescabili con la licenza di 3 giorni (anno 2008). Mentre facevo la foto, buttando l'occhio sotto il ponte si vedeva un iridea di almeno 60 cm.
Nel tratto a valle del ponte ci sono grosse trote, iridee e fario, che spesso superano i 50 cm.
Una canna di 8 piedi e mezzo o nove é l'ideale per ogni situazione in tutta la Vellach.
Una coda galleggiante del 4 o del 5 é l'ideale per affrontare questo fiume e permette di pescare sia a secca che a ninfa. Il finale consigliato con condizioni di acque cristalline e tra il 0.12 e lo 0.15, con diametri superiori le abboccate diminuiscono esponenzialmente.
La qualitá delle acque é ottima e spesso si possono vedere gli scazzoni, molto numerosi ed appetiti dalle trote piú grosse. Questo nella foto subacquea é rimasto a lungo in posa nella corrente gelata permettendomi numerosi scatti, almeno fino a che la mano mi si é praticamente congelata. Interessante notare la colorazione di tonalitá chiara che migliora il mimetismo sulla ghiaia bianca tipica della Vellach.
Il letto pullula di tricotteri di varie specie, imitazioni di ninfe di segde hanno dato ottimi risultati.
Le caratteristiche torrentizie ne fanno un fiume adatto agli Ecdyonuridae (foto destra e sinistra), che infatti lo popolano con numerose specie. Numerose sono anche le onnipresenti Baetidi e le Ephemerellidae (se ne intravede una ninfa nella pagina seguente, nell'angolo a destra). Ci sono anche le mosche di maggio (ninfa della foto centrale), che pur non schiudendo in massa come nei chalkStream , possono riservare delle sorprese nella statione giusta.
Numerosi sono anche i grossi plecotteri, come la perla marginata, a riprova della qualitá delle acque definita a livelli bevibili (ma niente esperimenti perfavore).
SCHIUSE DI OTTOBRE, TUTTI GLI INSETTI FOTOGRAFATI PROVENGONO DALLA VELLACH:
1 - Piccole Baetis, hanno schiuso durante tutto la giornata, erano spesso la mosca da usare in presenza di bollate
2 - Ecdyonurus, effimera medio-grossa. In certi momenti il pesce si é mostrato molto selettivo per questa mosca e persino
grossi temoli
preferivano in questi momenti effimere di taglia maggiore
3 - Poche ma costanti, queste sedge rossicce svolazzavano spesso a pelo d'acqua.
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