River Savinja (Slovenia) 

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Ho avuto l' opportunitá di conoscere la Savinja grazie alla partecipazione al conclave dell' IFFA (International Fly Fishing Association) nell'Ottobre 2008 . Ottima compagnia e grandi pescate.


La Savinja ha origine sul versante nord ovest del monte Oistritza, nella catena delle Alpi Carnie al confine con l' Austria. Il fiume scorre per 96 Km. nella valle omonima per poi immettersi nella Sava presso la cittá di Zidani Most. Nella foto il fiume presso il villaggio di Luce. La Savinja é un tipico fiume alpino caratterizzato da fondo ciottoloso. L'acqua é classificata di prima categoria dalla sorgente fino al villaggio di Radmirje, il che significa che per tutta la lunghezza della riserva siamo in presenza di acque di prima categoria.


Il fiume é incastonato nello scenario delle stupende Alpi carsiche che in questo periodo dell'anno erano adornate con il mantello variopinto della stagione autunnale.


Abbiamo pescato nella Savinja solo una giornata ma le possibilitá di catture sono veramente notevoli; la mosca secca ha offerto buone possibilitá anche in assenza di schiuse massicce, si vedeva pesce in attivitá in superficie...


... ma la vera mattatrice per quanto riguarga i pesci piú grossi é stata la ninfa in profonditá.
Nella foto il fiume a valle del villaggio di Luce, ove la regolmentazione prevede la possibilitá di trattenere un temolo (> 50 cm.) o due iridee. La fario é protetta tutto l'anno.


La parte superiore della riserve (a monte di Luce) é la sezione trofeo e la regolamentazione é rigorosamente No Kill


Ho incominciato la mia azione di pescea sotto il ponte della strada principale, ove un pontile di legno mi ha permetteva di vedere il centro di un profonda buca. Al primo lancio un bella iridea si é fatta subito ingannare da un ninfa di tricottero. Di seguito sempre dal pontile riesco ad agganciare altre trote (iridee) e pure una fario solo riducendo la dimensione della ninfa. Si vedevano dei trotoni in caccia in corrente nella buca ma il pesce era diventato sospettoso dopo varie catture e quindi decido di risalire.


Le acque verdi per il riflettersi della rigogliosa vegetazione erano veramente invitanti la pesca in caccia con la ninfa ha offerto belle catture - piu che altro iridee in quasi ogni raschio e buca.


Mentre recupero una trotella e mi godo il panorama, da un correntino si materializza una grande ombra che addenta il pescetto alla fine del finale . È una fario di circa 60 cm. che allarmata dalla mia presenza sulla riva rilascia la trotella e fugge. I miei seguenti tentativi di insidiare il trotone portano alla cattura di qualche fario di medie dimensione ma il gigante non si é piú fatto vedere.


Con l'avanzare verso monte il paesaggio e di riflesso il fiume si fanno piú selvaggi.


Qui ogni raschio puó riservare una grossa sorpresa


Non é per niente facile smuovere i siluri che si intravedono muoversi a scatti sul fondale predando il drift


Nella foto Bob dal Montana (USA) che ha catturato il pesca piú grosso della giornata, questa enorme iridea della foto (stimata tra sui 4 kg.) presa con una minuscola ninfa su amo del 18. Complimenti a Bob, gran pescatore a mosca e anima del IFFA (international Fly Fishing Association).


Il tempo in riva al fiume é letteralmente volato via ma il desiderio di ritornare ad esplorare le altre parti della riserva ancora vivo. Da menzionare la possibiltá di pranzare nell'osteria del club di pesca dove si possono gustare all'aria aperta sul terrazzo bistecca, patate e la deliziosa birra locale.


Grazie al supporto dell' ottimo Milan Wutte (pescatore a mosca e guida di pesca) abbiamo raggiunto la Savinja con circa un'ora di auto dall'Austria.


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